Lettera n. 1396
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Polverino, Francesco
- Data
- 24 maggio 1592
- Luogo di partenza
- Roma
- Luogo di arrivo
- Napoli
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Cara m'è la memoria che Vostra Signoria tiene di me
- Regesto
Tasso ringrazia Francesco Polverino per essersi ricordato di lui, ringraziando anche il principe di Conca, Matteo Di Capua. I due amici infatti lo avevano salutato per lettere, cosa molta gradita a Tasso, che si descrive come uno smemorato al quale fa sempre piacere ricevere attestazioni scritte della benevolenza dei suoi patroni. Si dice deluso del suo ritorno a Roma, a causa di un malore che gli ha impedito di andare a riverire papa Clemente VIII. Rimprovera lo zio di Francesco Polverino per aver disatteso alle sue promesse, non rispondendo alle lettere che gli aveva scritto da Roma, e lo invita ad aiutarlo almeno da lontano, non avendolo fatto quando era a Napoli. Saluta quindi il principe Di Capua e i fratelli di Polverino.
- Testimoni
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New York, The Morgan Library, MA 462, lettera n. 16, 95r-96v
Originale, manoscritto autografo.Unità di manoscritto composito.Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, indirizzo su busta, segni di piegatura.
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Milano, Archivio storico civico e Biblioteca trivulziana, Triv. 116, lettera n. 15, 49r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Lettera firmata, indirizzo presente.
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Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 120, 132v-133r
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.Indirizzo presente.Note: A c. 142r, in conclusione del gruppo di lettere scritte da c. 127r a c. 142r, è presente la seguente attestazione di autografia degli antigrafi: «Queste copie di lettere in numero quarantasei, si sono riscontrate con ciascuna de' loro originali, con diligenza e fedeltà: i quali originali sono di mano propria del Tasso e si conservano in Napoli appresso i Signori Nipoti, et heredi del Signor Abate Polverino, e in testimonianza del vero Noi qui sottoscritti ne facciamo fede. In Napoli 23 gennaio 1632. Io Gio. Camillo Gloriosi | Io Horatio da Feltro faccio fede di quanto di sopra».
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10975, lettera n. 21, 19r-v
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.
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Roma, Biblioteca nazionale centrale, V. E. 207, lettera n. 14, 14v-15r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.
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Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 223, cc. 256-257
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Lettera firmata, indirizzo presente.Note: Alla c.256, all'altezza di «Al Papa ancora non ho baciati i piedi», si nota una manicula sul margine sinistro.
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New York, The Morgan Library, MA 462, lettera n. 16, 95r-96v
- Edizioni
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- Tasso 1821-1832, lettera n. 229, V, p. 209
- Tasso 1822, lettera n. 38, p. 146
- Tasso 1852-1855, lettera n. 1396, V, p. 103
- Bibliografia
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- Solerti 1892 = Angelo Solerti, Appendice alle Opere in prosa di Torquato Tasso, Firenze, Successori Le Monnier, 1892, p. 94, p. 104
- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 171, p. 176, pp. 179-182, p. 203 e n
- Nomi citati
Scheda di Francesco Amendola | Ultima modifica: 12 febbraio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1396