Lettera n. 853

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Licino, Giovanni Battista
Data
12 luglio 1587
Luogo di partenza
Mantova
Luogo di arrivo
Bergamo
Lingua
italiano
Incipit
Io non ho tanta certezza d'aver licenza, quanta vergogna
Regesto

Tasso scrive a Giovanni Battista Licino di non essere certo di avere tanta licenza da non accompagnare la principessa (forse intende la principessadi Mantova, Eleonora de’ Medici) in un viaggio a Firenze, parendogli che così perda un’occasione per servirla. Ne proverebbe inoltre vergogna e imbarazzo. Il desiderio di rivedere la patria bergamasca e di chiudere il negozio (di una cattedra offertagli dall'accademia della città, vd. Lettere, ed. Guasti, 841) di Genova supera ogni altro. Verrebbe a Bergamo con maestro Bartolomeo, se solo non temesse qualche impedimento (essendo Vincenzo Gonzaga, principe di Mantova, ad Innsbruck: cfr Lettere, ed. Guasti, 841) e non dovesse portare con sé una pesante valigia. Attenderà questa settimana per «qualche deliberazione», ma garantisce che verrà a Bergamo in ogni modo. Chiude la missiva alludendo ad alcune camicie ricevute e richiedendone delle altre con delle «crespe» insieme a dei «moccichini».

Testimoni
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10977, lettera n. 92, c. 60v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
  • Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 101, cc. 117-118
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
    Note: Alla c.118, all’altezza di “sei camicie” si nota una manicula sul margine sinistro.
Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 174

Scheda di Martina Caterino | Ultima modifica: 04 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/853