Lettera n. 1451

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Manso, Giovanni Battista
Data
10 aprile 1593
Luogo di partenza
Roma
Luogo di arrivo
Napoli
Lingua
italiano
Incipit
Il signor don Scipione ha meglio osservata la sua parola
Regesto

Tasso scrive a Giovan Battista Manso di venticinque scudi avuti da don Scipione Belprato, confessando comunque di non fidarsi di lui e che «ne l’onore o ne l’amore, s’io non avessi alcuno, bisognerebbe ch’io fossi più cauto». Non può scrivere molto al corrispondente riguardo la sua venuta o il «negozio» (probabilmente intende la causa relativa alla dote materna) perché non è molto informato, o comunque lo è certamente meno rispetto allo stesso Scipione Belprato. In estate, vorrebbe tornare a Napoli a ogni modo, per rimanendo a Roma. Chiude la missiva dicendosi obbligato al Manso, cui chiede, nel postscriptum, di recuperare il dialogo sull’amicizia (Il Manso overo de l'amicizia, vd. Lettere, ed. Guasti, 1419, 1422, 1448).

Testimoni
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 166, 149v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Indirizzo presente.
  • Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 277, cc. 312-313
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
    Note: Alla c.291 si legge un titolo introduttivo valido per un gruppo di lettere in cui la seguente è inclusa: «Lettere di Torquato Tasso scritte al Signor Giovan Battista Manso e ad altri Signori Napolitani». Alla c. 312, all’altezza di «la sua parola nello sborsamento», si nota una manicula sul margine sinistro.
Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 176
Opere citate

Il Manso overo de l'amicizia

Nomi citati

Scheda di Martina Caterino | Ultima modifica: 22 dicembre 2023
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1451