Lettera n. 1414

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Manso, Giovanni Battista
Data
13 agosto 1592
Luogo di partenza
Roma
Luogo di arrivo
Napoli
Lingua
italiano
Incipit
Non aveva bisogno di chiedere a Vostra Signoria tanti danari
Regesto

Tasso scrive a Giovan Battista Manso di venticinque scudi «prestatimi in suo nome» da don Scipione (Belprato) e afferma che conserverà la metà di questi per «altra occasione», spendendo nei giorni seguenti quanto necessario. Si consola del fatto che la cortesia del Manso è giunta a tempo assai opportuno e gli è stata graditissima, per cui rinnova il suo obbligo verso il corrispondente. Manso ha assolto il «debito de’ suoi parenti» ma alle promesse e agli obblighi di altri nessuno pare sopperire: il Manso è dunque superiore per virtù, cortesia e liberalità. Chiude la missiva salutando la madre (Vittoria Loffredo) e la consorte (Costanza Belprato) del corrispondente.

Testimoni
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 160, 147r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
    Indirizzo presente.
  • Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 223, lettera n. 271, cc. 303-304
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
    Indirizzo presente.
    Note: Alla c.291 si legge un titolo introduttivo valido per un gruppo di lettere in cui la seguente è inclusa: «Lettere di Torquato Tasso scritte al Signor Giovan Battista Manso e ad altri Signori Napolitani». Alla c.303, all’altezza di «venticinque scudi prestatimi» si nota una manicula sul margine destro.
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Serassi 68.R.2 (2)
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 176
Nomi citati

Scheda di Martina Caterino | Ultima modifica: 14 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1414