Lettera n. 1304

Tasso commenta con Orazio Feltro il fatto che il nuovo pontificato (papa Gregorio XIV era salito al soglio pietrino a inizio dicembre del 1590) non gli abbia portato alcun giovamento o nuove amicizie. Il poeta si lamenta di essere non solo povero di amici, ma anche «di sapere e di concetti e di parole», quindi debole a livello intellettuale. Il fatto che non sia ancora giunto a Napoli non è sua diretta responsabilità: «la colpa è de gli altri» e il poeta promette di venire non appena gli sarà concesso, con l’aiuto dello stesso Feltro o del conte di Paleno Matteo di Capua, che dovrebbe tra l’altro avvisare Tasso della ricevuta della lettera di Sua Maestà, Filippo II re di Spagna.