31

Non più cresp'oro et ambra tersa e pura
Sembrano i crin che 'ndegno laccio ordiro,
E nel volto e nel seno altro non miro
4Che vana di bellezza ombra e pittura.
Fredda è la fiamma homai, la luce oscura
De gli occhi, e senza gratia il moto e 'l giro.
Deh come i miei pensier di te invaghiro,
8Lasso, e chi 'l senso e la ragion ne fura?
Ahi ch'io cieco d'amor altru' ingannai,
In rime ornando di sì ricchi fregi
11La forma tua, che poi leggiadra apparve.
Ecco i' rimovo le mentite larve:
Hor ne la propria tua sembianza homai
14Ti veggia il mondo, e ti derida e spregi.