Lettere di Tasso
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Opera citata = Gerusalemme conquistata
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N. 532
Ferrara, [1586]
Iersera io scrissi a Vostra Signoria quasi al buio
N. 995
[Napoli], [agosto 1588]
Quanto sono contrarie le opinioni tra Vostra Signoria e me
N. 1163
Roma, 24 agosto 1589
L’ultima lettera di Vostra Signoria mi trattiene con le solite speranze
N. 1180
Roma, 27 ottobre 1589
Non può Vostra Signoria in modo alcuno dubitare
N. 1183
Roma, 1 novembre 1589
Vostra Signoria dee scusare in tutte le cose mie la tardanza
N. 1251
N. 1255
Firenze, 23 giugno 1590
In questi caldi io mi son riparato in casa del signor Bartolomeo Pannuzzi
N. 1266
Firenze, 12 agosto 1590
Troppo Vostra Signoria diffida del suo bell’ingegno
N. 1268
Firenze, 18 agosto 1590
Io sono stato tanti anni, tanto infermo in tante parti del mondo
N. 1313
Roma, 7 febbraio 1591
Né io ho potuto ritenere il signor Carlo ed il signor Pirro Gonzaga
N. 1328
Mantova, 27 marzo 1591
Ho avvisato Vostra Signoria del mio arrivare a Mantova
N. 1348
Mantova, 4 luglio 1591
Tutte le persuasioni di Vostra Signoria dimostrano la sua prudenza
N. 1408
Roma, 22 luglio 1592
Io ho data quasi l'ultima perfezione e l'ultimo accrescimento
N. 1452
Roma, 10 aprile 1593
Grande usura hanno fatto le poche parole che io scrissi
N. 1460
Roma, 15 maggio 1593
Desidero risposta da Vostra Signoria, o per mio utile
N. 1472
Roma, 12 agosto 1593
A la tarda risposta di Vostra Signoria mi confermai
N. 1477
Roma, 10 dicembre 1593
È alfine uscita in luce la mia Gerusalemme
N. 1478
Roma, 10 dicembre 1593
Mando a Vostra Eccellenza la mia nuova Gerusalemme
N. 1480
[s. l.], [24 dicembre 1593]
Vi ringrazio che mi tegnate vivo ne la vostra memoria
N. 1483
Roma, [24 marzo 1594]
Quante volte io risorgo da la mia gravissima infermità
N. 1487
Roma, 6 maggio 1594
Dopo sì lungo tempo che non ci siamo riveduti
N. 1494
Roma, [1 giugno 1594]
Da Germania io non aspettava maggior onore, né più caro dono
N. 1560
N. 1651
Roma, 5 luglio 1589
L'ultima di Vostra Signoria del 5 luglio, m'è stata data
N. 1652
Roma, 10 luglio 1589
S'io vedessi spesso il fratello di Vostra Signoria, e sapessi
N. 1653
Roma, 9 agosto 1589
Le cortesi ed officiose lettere di Vostra Signoria m'hanno trovato
N. 1662
Roma, 3 novembre 1590
Non ardisco di scrivire più al Signor Duca di Urbino, se non in versi
N. 1663
Roma, [28 dicembre 1590]
La necessità e la fortuna che mi costringono a tutte le cose facili
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