Lettere di Tasso
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Opera citata = Rime. Parte seconda
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N. 1696
[s. l.], 14 giugno 1589
Vostra Signoria deverà aver avuta sin a quest'ora
N. 1694
N. 1651
Roma, 5 luglio 1589
L'ultima di Vostra Signoria del 5 luglio, m'è stata data
N. 1637
Mantova, 25 gennaio 1587
Mando a V. S. la risposta ch'io ho fatto al sonetto
N. 1630
Mantova, [19 dicembre 1586]
Ieri vi scrissi in fretta per quel medesimo che m'aveva
N. 1623
Mantova, 12 ottobre 1586
Ho scritto molte lettere a Vostra Signoria, e di niuna ho avuto risposta
N. 1614
Mantova, 30 agosto 1586
Io vorrei esser tanto grato a Vostra Altezza ch'io potessi mandarle
N. 1612
Mantova, 16 agosto 1586
Aspettiamo il ritorno di Vostra Altezza, il quale io credo che debba
N. 1600
Ferrara, 9 febbraio 1585
S'appressa il tempo, nel quale Vostra Altezza Serenissima avrà buona occasione
N. 1592
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 10 giugno 1582
Ho raccolto da una lettera che Vostra Signoria scrive al signor conte Ottavio Tassone
N. 1591
Ferrara, 2 gennaio 1582
Credo che dal Signor Giulio Mosti, saranno stati mandati
N. 1538
[Napoli], [dopo 9 maggio 1591]
Mando a Vostra Eccellenza la stanza che desidera
N. 1511
N. 1497
Napoli, 22 giugno 1594
Da poi che mi rallegrai con Vostra Eccellenza
N. 1466
Roma, 1 giugno 1593
Io non posso mancare a la servitù ch'io ho
N. 1463
Roma, 15 maggio 1593
Io non posso dimostrarmi così poco ambizioso
N. 1461
Roma, [15 maggio 1593]
Prego Vostra Signoria che voglia procurarmi risposta
N. 1436
Roma, 15 gennaio 1593
S'io meritassi d'esser creduto, mi sforzarei di persuadere
N. 1435
Roma, 12 gennaio 1593
Sempre che vi piacerà mandarmi la seconda parte
N. 1431
Roma, 1 gennaio 1593
Vostra Altezza è nata di quella nobilissima progenie
N. 1419
Roma, 4 settembre 1592
Vostra Signoria tanto più accresce gli oblighi miei
N. 1412
Roma, 31 luglio 1592
Il pregar sempre invano è mia propria sciagura
N. 1411
Roma, 30 luglio 1592
Vostra Signoria merita molto con tutti che la conoscono
N. 1409
Roma, 24 luglio 1592
Io non so come possa costringer Vostra Signoria
N. 1403
Roma, 24 giugno 1592
Questa settimana sono stato ingannato de la mia aspettazione
N. 1402
Roma, 18 giugno 1592
Sempre Vostra Signoria aggiunge cortesia a cortesia
N. 1374
Napoli, 13 febbraio 1592
Sarebbe gentile artificio il mio, s'io volessi sempre pregar
N. 1367
Roma, 24 dicembre 1591
Non aspettava tanto favore da Vostra Altezza, quanto le è piaciuto
N. 1353
Mantova, 10 ottobre 1591
Io credeva che voi mi doveste consolar con la seconda parte stampata
N. 1346
Mantova, 29 giugno 1591
Vostra Signoria è così larga di titoli scrivendo a uomo di così bassa fortuna
N. 1305
Roma, [19 gennaio 1591]
Questa settimana ancora ho aspettato invano che 'l procaccio mi portasse
N. 1301
Roma, [10 gennaio 1591]
Benchè l'aspettare sia noioso e molesto oltre tutte l'altre cose
N. 1288
Roma, [24 novembre 1590]
La lettera di Vostra Signoria in risposta della mia non giunse
N. 1287
Roma, 11 novembre 1590
La tarda consolazione delle lettere di Vostra Signoria non può essere ripresa
N. 1285
Roma, 10 novembre 1590
A me niun'altra allegrezza rimane e occasione di rallegrarmi
N. 1281
Roma, 28 settembre 1590
Scrissi di Fiorenza a Vostra Signoria; e se la mia lettera co'l sonetto
N. 1207
Roma, 24 dicembre 1589
La cortesia del signor conte di Paleno
N. 1206
Roma, 23 dicembre 1589
Nel difetto delle mie rime e delle risposte del signor Ottavio
N. 1197
Roma, 9 dicembre 1589
Io non voglio che la tardanza oblighi Vostra Signoria
N. 1196
Roma, 7 dicembre 1589
Vostra Signoria avrà sin’ora avute molte mie lettere
N. 1194
Roma, 4 dicembre 1589
La negligenza di maestro Gasparro avrà fatto parer me parimente
N. 1193
Roma, 3 dicembre 1589
Io pendo ancora da l’ultima lettera di Vostra Signoria
N. 1192
Roma, 1 dicembre 1589
Perdoni Vostra Signoria di grazia a la mia smemoratagine
N. 1191
Roma, 20 novembre 1589
Io sono spesso da la febre ritenuto in casa
N. 1189
Roma, 16 novembre 1589
Io scriverò al signor Fabio questa settimana
N. 1183
Roma, 1 novembre 1589
Vostra Signoria dee scusare in tutte le cose mie la tardanza
N. 1158
Roma, 12 agosto 1589
Io mi trattengo ancora con la speranza che Vostra Altezza
N. 1157
Roma, 12 agosto 1589
Nel ricever l’ultima lettera di Vostra Signoria mi fu data licenza
N. 1156
Roma, 10 agosto 1589
Non si doglia Vostra Signoria de la sua fortuna
N. 1141
Roma, 1 luglio 1589
S’io avessi creduto che le mie lettere fossero così care
N. 1135
Roma, 16 giugno 1589
Io aspettava questa settimana risposta di Vostra Signoria
N. 1132
Roma, 2 giugno 1589
O quanto sono stordito! ne la seconda stanza
N. 1128
N. 1126
Roma, 16 maggio 1589
L’aspettazione de le vostre lettere m’ha trattenuto più lungamente
N. 1094
Roma, 10 febbraio 1589
A la breve lettera di Vostra Signoria brevemente rispondo
N. 1091
Roma, 2 febbraio 1589
Tutto quello che Vostra Signoria di nuovo con la sua
N. 1087
Roma, 26 gennaio 1589
Mando a Vostra Signoria due stanze aggiunte a quelle che io feci
N. 1086
Roma, 16 gennaio 1589
Questa è dupplicata, non dirò come sono le mie speranze
N. 1082
Roma, 10 gennaio 1589
Ringrazio Vostra Signoria che m’onori con le sue lettere
N. 1081
Roma, 10 gennaio 1589
Rispondo a la lettera de l'amico di Vostra Signoria, ed al sonetto similmente
N. 1009
Napoli, 21 agosto 1588
Mi spiace di non aver conosciuto il desiderio di Vostra Signoria intieramente
N. 995
[Napoli], [agosto 1588]
Quanto sono contrarie le opinioni tra Vostra Signoria e me
N. 987
Monte Oliveto (Napoli), [2 giugno 1588]
A tanta cortesia, a tanta umiltà, quanta è quella che Vostra Signoria usa meco
N. 818
Mantova, [maggio 1587]
Ho avuto il dialogo de la Dignità; ma non quel de la Nobiltà
N. 755
Mantova, [gennaio 1587]
S'io potessi tanto lodar Vostra Paternità quanto debbo
N. 590
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 1585
Ho mandato a Vostra Signoria un sonetto per il signor principe di Ghisa
N. 567
Ferrara,
Mando a Vostra Signoria questo sonetto, il concetto del quale
N. 561
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara),
Vostra Signoria mi faccia favore di sottrarre
N. 553
N. 546
[s. l.], [prima di 4 ottobre 1581]
Al sonetto di Vostra Signoria, che questa mattina mi ha dato il signor Giulio Mosti
N. 543
Ferrara, 20 marzo 1585
In lodar Vostra Altezza serenissima, quanto n'abbonda
N. 527
Ferrara, giugno 1586
Io sono stato aspettando che Vostra Signoria mi avvisasse
N. 329
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 1 febbraio 1585
Scrissi ieri una lunga lettera a Vostra Paternità
N. 298
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 19 settembre 1584
La bella visita de' vostri padri è stata quasi nuovo sprone
N. 249
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 16 agosto 1583
Quel giorno che Vostra Eccellenza darà da desinare
N. 248
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), [15 agosto 1583]
Mando a Vostra Eccellenza due madrigali de la lepre
N. 232
Ferrara, 4 febbraio 1583
L'avviso che Vostra Signoria mi dà de' miei nepoti
N. 220
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 15 ottobre 1582
Ho scritto a Vostra Signoria molto reverenda due altre
N. 219
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), [ottobre 1582]
Ho poi risposto al signor Lelio Tolomei, e mando
N. 218
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), [2 ottobre 1582]
La famiglia de' Tolomei era prima non sol conosciuta
N. 217
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 29 settembre 1582
Ho letto la lettera del signor Orazio Lombardelli
N. 210
Ferrara, 6 luglio 1582
Altrettanta contentezza mi ha portato la lettera
N. 209
Ferrara, 10 giugno 1582
Da la lettera che Vostra Signoria scrive al signor conte Ottavio Tassone
N. 198
Ferrara, [1581]
Le lettere di Vostra Signoria né per lunghezza mi sono men care
N. 194
Ferrara, [dicembre 1581]
Feci questo sonetto iersera, e quando il cominciai
N. 192
Ferrara, 4 dicembre 1581
Mando a Vostra Signoria il sonetto che dal signor Giulio Mosti
N. 191
Ferrara, 3 dicembre 1581
Le lettere di Vostra Reverenza mi sono sempre molto care
N. 187
Ferrara, 4 ottobre 1581
Il signor Giulio Mosti mi diede, questa settimana passata
N. 169
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), [17 giugno 1581]
Il signor conte Ercole Tassone mi portò, questi mesi addietro
N. 167
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), [16 giugno 1581]
Questi mesi passati promisi a Vostra Signoria mandarle un panegirico
N. 71
Ferrara, 4 maggio 1576
Perché mi scrivete, e non mi scrivete se volete mandare
N. 55
Ferrara, [28 febbraio 1576]
Poiché questi revisori tardano tanto, non ne farò altro col Mei
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