Lettere di Tasso
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N. 1601
Ferrara, 11 aprile 1585
Scrivo a l'illustrissimo Signore nostro Padrone
N. 1602
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 25 marzo 1585
Prego V. S. che dia il dialogo de la Cortesia al signor
N. 1603
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 7 maggio 1585
Supplicai l'altro giorno il serenissimo signor Duca di Ferrara
N. 1604
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 10 novembre 1585
Io non so come stiate, ma il male dei giovani
N. 1605
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 11 novembre 1585
Vi prego che nel ricopiar quel discorso lasciate voto
N. 1606
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), [26 settembre 1585]
Nel foglio giunto temo che vi sia corso un errore di penna
N. 1607
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 1 dicembre 1585
Io diedi i mesi passati V. S. un libro del Signor Alessandro Pendaglia
N. 1608
Di corte (Mantova), 25 luglio 1586
Io sono stato sin ora spinto da la buona volontà a baciar le mani
N. 1609
Di camera (Mantova), 9 agosto 1586
Io volevo supplicar questa mattina Vostra Altezza, che mi facesse favore
N. 1610
Mantova, 12 agosto 1586
Scrissi l'altro giorno al Serenissimo Principe pregando Sua Altezza che mi facesse grazia
N. 1611
Mantova, 16 agosto 1586
Grandissimo dolore ho sostenuto, ma ringrazio Iddio
N. 1612
Mantova, 16 agosto 1586
Aspettiamo il ritorno di Vostra Altezza, il quale io credo che debba
N. 1613
Di corte (Mantova), 21 agosto 1586
Le mie lettere possono essere ricevute in ogni luogo
N. 1614
Mantova, 30 agosto 1586
Io vorrei esser tanto grato a Vostra Altezza ch'io potessi mandarle
N. 1615
Mantova, [17 settembre 1586]
Vostra Altezza vedrà in una lettera che mi scrive il Patriarca
N. 1616
Di camera (Mantova), 22 settembre 1586
O Vostra Signoria s'è scordato quello che voleva dirmi
N. 1617
Di camera (Mantova), [22 settembre 1586]
Di due cedri de la riviera di Salò
N. 1618
Mantova, 23 settembre 1586
Vostra Altezza potrà intendere da molti quanti anni siano
N. 1619
Da la mia camera (Mantova), 2 ottobre 1586
Son tanto dolente per l'infermità di Vostra Altezza e per la cagione quanto vorrei
N. 1620
Mantova, 2 ottobre 1586
Io pur ascolto e non odo novella, né de la vostra venuta
N. 1621
Mantova, 3 ottobre 1586
Se 'l corriere le vostre lettere non vuol darle, se non l'ha
N. 1622
Da la mia Camera (Mantova), 4 ottobre 1586
Io credo che difficilmente mi saranno mandati i miei libri
N. 1623
Mantova, 12 ottobre 1586
Ho scritto molte lettere a Vostra Signoria, e di niuna ho avuto risposta
N. 1624
Mantova, 18 ottobre 1586
Il barbiere di Vostra Signoria mi ha detto in suo nome
N. 1625
Mantova, 27 ottobre 1586
Voi mi negate tutte cose: le risposte, le raccomandazioni
N. 1626
Di camera (Mantova), 18 novembre 1586
Mando a Vostra Altezza un mio picciol discorso del Segretario
N. 1627
Mantova, 20 novembre 1586
Io scrissi l'altro giorno a V. S., ma non so se la lettera sia stata mandata
N. 1628
Di corte (Mantova), [22 dicembre 1586]
Mi rincresce che la tragedia non mi sia rimandata al tempo ch'io aspettava
N. 1629
Mantova, 24 dicembre 1586
Vi ringrazio che mi rispondiate, perché ormai de le risposte debbo render grazie
N. 1630
Mantova, [19 dicembre 1586]
Ieri vi scrissi in fretta per quel medesimo che m'aveva
N. 1631
Da la mia camera (Mantova), 29 dicembre 1586
Do le buone feste a Vostra Altezza un'altra volta, e così esaudisca Iddio la mia preghiera
N. 1632
Mantova, 2 gennaio 1587
Mando a Vostra Altezza una canzone perché si degni leggere una piccola parte de le sue lodi
N. 1633
Mantova, 12 gennaio 1587
Ieri mi fu portata l'Epitome di S. Agostino
N. 1634
Mantova, 12 gennaio 1587
Omai io debbo sperare, che V.S. abbia scacciato
N. 1635
Di casa (Mantova), 24 gennaio 1587
Supplico Vostra Altezza che si degni di mandarmi
N. 1636
Mantova, 25 gennaio 1587
La mia tragedia darà forse noia
N. 1637
Mantova, 25 gennaio 1587
Mando a V. S. la risposta ch'io ho fatto al sonetto
N. 1638
Da la camera (Mantova), 27 gennaio 1587
Torquato Tasso, umilissimo servitore di Vostra Altezza
N. 1639
Mantova, 26 aprile 1587
S'io potessi coi miei servigi satisfare
N. 1640
Di camera (Mantova), [17 maggio 1587]
Se V. S. avesse voluto da principio favorire
N. 1641
Mantova, 7 agosto 1587
Io dimando a Vostra Altezza grazia di potermene andare
N. 1642
Mantova, 24 settembre 1587
Rispondo oggi solo perché oggi è il giorno della coronazione
N. 1643
Mantova, 30 settembre 1587
Mi rallegro de l'allegrezze del signor Ercole, ma non mi doglio
N. 1644
Fano, 29 ottobre 1587
Scrivo a Vostra Signoria da Fano, a' 29 d'ottobre
N. 1645
Roma, [1 novembre 1587]
Dopo la mia venuta a Roma, de la quale sono state molte le cagioni
N. 1646
Roma, 7 novembre 1587
Io mi sono partito da Mantova non come era la mia volontà
N. 1647
Napoli, 21 agosto 1588
Mi spiace di non aver conosciuto il desiderio di Vostra Signoria
N. 1648
Napoli, 4 settembre 1588
Io non voglio credere che le cortesi lettere di Vostra Signoria
N. 1649
Roma, 12 gennaio 1589
Vostra Signoria con tanti titoli mi toglie l'ardimento di risponderle
N. 1650
Roma, 3 marzo 1589
Ringrazio Vostra Altezza che abbia raccomandato il mio negozio
N. 1651
Roma, 5 luglio 1589
L'ultima di Vostra Signoria del 5 luglio, m'è stata data
N. 1652
Roma, 10 luglio 1589
S'io vedessi spesso il fratello di Vostra Signoria, e sapessi
N. 1653
Roma, 9 agosto 1589
Le cortesi ed officiose lettere di Vostra Signoria m'hanno trovato
N. 1654
Roma, 25 agosto 1589
Se tutte l'azioni mie fossero state volontarie, io non avrei
N. 1655
Roma, 27 ottobre 1589
Questa mattina ho scritto lungamente per via del procaccio
N. 1656
Roma, 14 novembre 1589
Io ho scritto a Vostra Signoria tante volte, quanto bastano ad obbligar
N. 1657
Roma, 27 novembre 1589
Mi fu mandata ultimamente una lettera di Vostra Signoria simile
N. 1658
Firenze, 14 giugno 1590
Se con la mutazione de' luoghi, io mutassi quella volontà
N. 1659
Firenze, 23 giugno 1590
Ben può credere Vostra Signoria che io mi sia rallegrato
N. 1660
Roma, 14 settembre 1590
Io sperava di passare i monti, per baciare la mano a Vostra Altezza
N. 1661
Roma, 14 ottobre 1590
Ne la disgrazia e ne l'ingiustizia de gli uomini, questa sola differenza
N. 1662
Roma, 3 novembre 1590
Non ardisco di scrivire più al Signor Duca di Urbino, se non in versi
N. 1663
Roma, [28 dicembre 1590]
La necessità e la fortuna che mi costringono a tutte le cose facili
N. 1664
Mantova, 21 marzo 1591
La vista m'ha tolto ogni ardimento di parlar con Vostra Altezza
N. 1665
Roma, 7 agosto 1592
Vostra Signoria mi farà grandissimo piacere a mandarmi i libri
N. 1666
Roma, [novembre 1592]
Torquato Tasso desideroso di dare alle stampe la sua Gerusalemme
N. 1667
Roma, 12 dicembre 1592
Mi dolsi con Vostra Signoria de la sua infermità, e mi rallegrai
N. 1668
Roma, 3 marzo 1593
Io mi partì da Vostra Signoria non solamente con l'usata maninconia
N. 1669
Dalle mie stanze, [13 ottobre 1593]
Io mi sono risoluto a mandare a Signoria Vostra Reverendissima il madrigale
N. 1670
[Roma], [25 marzo 1593]
Nell'amicizia non si può far dono maggiore che l'amicizia stessa
N. 1671
Roma, 9 febbraio 1594
Questa settimana io non ho avuto lettera di Vostra Signoria, né veduta
N. 1672
Ferrara, [10 marzo 1566 ? - 10 marzo 1569 ?]
Ho fatto quanto ho potuto e non ho fatto nulla; non si può optare
N. 1673
Di camera,
Io sono incolpato d'usare, o d'aver usato con poca intelligenza
N. 1674
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara),
Scrissi a Vostra Signoria questi giorni passati
N. 1675
Ferrara, 23 aprile 1583
Vostra Signoria poteva in ogni tempo rinnovare con molto mio piacere
N. 1676
N. 1677
[s. l.],
Mi sono meravigliato Signor Illustrissimo nel sapere
N. 1678
[Ospedale di Sant'Anna (Ferrara)],
Prego Vostra Signoria a ricordare particolarmente a Sua Altezza
N. 1679
[Napoli], [17 marzo 1592]
È piaciuto al Signor Iddio di farmi grazia d'un figliuolo maschio
N. 1680
Ferrara, 26 dicembre 1585
Tornato a Ferrara di dove sono stato assente
N. 1681
Ferrara, [24 giugno 1581]
Mando a Vostra Signoria illustrissima questo terzo sonetto parimente
N. 1682
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 21 febbraio 1586
Non ho veduto l'amico, però prego Vostra Signoria che torni
N. 1683
Mantova, 30 marzo 1587
Già son passati venti anni io mi servii d'un drappo di Vostra Signoria
N. 1684
Napoli, 31 agosto 1588
Mi doglio ch'a' miei preghi manchi l'autorità come a' cortesi offici
N. 1685
[s. l.],
Mando a Vostra Altezza serenissima un piego del Signor conte Marco Querengo
N. 1686
Mantova, 10 novembre 1587
Fra maggiori miei infortunij posso numerare
N. 1687
Firenze, 30 giugno 1587
Niuna cosa mi spiacque più ne la sua partita
N. 1688
Mantova, []
Mi dolsi nella mia partita di non rivedere
N. 1689
Cattolica, [20 luglio 1578]
Ho servito l'Altezza Vostra mentre ho giudicato di potere
N. 1690
N. 1691
[s. l.], 13 marzo 1585
Prego Vostra Signoria che si contenti di dare
N. 1692
Ferrara, 3 maggio 1585
Vi prego che siate contento di dar l'inchiusa
N. 1693
[s. l.], 16 agosto 1585
Prego Vostra Signoria Illustrissima che mi faccia grazia di venire
N. 1694
N. 1695
N. 1696
[s. l.], 14 giugno 1589
Vostra Signoria deverà aver avuta sin a quest'ora
N. 1697
Roma, 19 giugno 1593
Mi rallegro che alle fatiche di Vostra Paternità Reverendissima
N. 1698
N. 1699
N. 1700
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