Lettere di Tasso
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N. 1201
Roma, 22 dicembre 1589
Le lettere del signor Fabio e di Vostra Signoria
N. 1202
Roma, 22 dicembre 1589
Tanti anni sono che io vivo con la speranza datami
N. 1203
Roma, 22 dicembre 1589
L’ultima lettera di Vostra Signoria, datami dal signor cardinale Scipione medesimo
N. 1204
Roma, 22 dicembre 1589
Grande obligo debbo avere al Signor Iddio
N. 1205
Roma, 22 dicembre 1589
Non basta una sola lettera a le mie preghiere
N. 1206
Roma, 23 dicembre 1589
Nel difetto delle mie rime e delle risposte del signor Ottavio
N. 1207
Roma, 24 dicembre 1589
La cortesia del signor conte di Paleno
N. 1208
Roma, 26 dicembre 1589
Io aspettava avanti le feste qualche effetto
N. 1209
Roma, 30 dicembre 1589
Se tardi mando il madrigale tante volte promesso
N. 1210
[Roma], [autunno 1588]
Il signor Orazio Feltro ha pregato il signor Pietro Antonio Caracciolo
N. 1211
Roma, 3 gennaio 1590
Risposi a Vostra Signoria ringraziandola de’ quindici scudi
N. 1212
Roma, 6 gennaio 1590
Dal Reverendo Padre Don Nicolò de gli Oddi ultimamente mi fu data una lettera di Vostra Signoria
N. 1213
Roma, 9 gennaio 1590
Vostra Signoria con l’ultima sua lettera mi toglie gran parte de la speranza
N. 1214
Roma, 12 gennaio 1590
A l'ultima lettera di Vostra Signoria ho già risposto
N. 1215
Roma, 12 gennaio 1590
Io havrei voluto che ne la gratia del Serenissimo Signor Duca
N. 1216
Roma, 12 gennaio 1590
Le proferte e le promesse di Vostra Signoria m’obligano
N. 1217
Roma, 20 gennaio 1590
Nel mio venire a Mantova ubbidirò a’ commandamenti di Vostra Altezza
N. 1218
Roma, 20 gennaio 1590
A me devrebbe bastar la parola di Vostra Signoria
N. 1219
Roma, 22 gennaio 1590
Ringratio Vostra Signoria di tutte le risposte che mi dà
N. 1220
N. 1221
Roma, 30 gennaio 1590
Io non voglio che Vostra Signoria resti più obligato
N. 1222
Roma, 4 febbraio 1590
I saluti e le lettere di Vostra Signoria mi sono così care
N. 1223
Roma, 8 febbraio 1590
Gran cosa è questa, che ’l Ruspa faccia sì poca stima
N. 1224
Roma, [9 febbraio 1590]
Questa settimana io non ho avuto lettera di Vostra Signoria nè veduto la medesima
N. 1225
Roma, 10 febbraio 1590
L’ultime lettere di Vostra Signoria m’hanno accresciuta
N. 1226
Roma, 16 febbraio 1590
Del mio stato e de la mia infermità Vostra Signoria potrà havere informazione da gli altri
N. 1227
Roma, 20 febbraio 1590
È venuto Messer Giorgio Alario e m'ha trovato in Roma infelice
N. 1228
[Roma], [1589]
Ringrazio Vostra Eccellenza del cavallo promessomi
N. 1229
Roma, 1 marzo 1590
Io non mancai ad alcun altro in alcuna occasione
N. 1230
Roma, 9 marzo 1590
Piacesse a Dio ch’io potessi publicare tutte le lettere
N. 1231
Roma, 9 marzo 1590
Io aveva fatto fermo proponimento di non scrivere altra lettera
N. 1232
Roma, 9 marzo 1590
Con molto minor dolore io posso tolerare che da Vostra Signoria
N. 1233
Roma, 12 marzo 1590
Il signor Francesco Spolverino con la sua cortese visita
N. 1234
Roma, [13 marzo 1590]
A me basta di sapere che Vostra Signoria abbia tal luogo
N. 1235
Roma, 16 marzo 1590
Molto mi maravigliarei che mi fosse data non solamente la colpa
N. 1236
N. 1237
[Roma], [inverno 1589]
Niuna cosa avrei fatto più volentieri, che di venire a Fiorenza
N. 1238
[Roma], [inverno 1589]
Io non poteva da la mia fortuna ricevere maggior favore
N. 1239
Roma, 23 marzo 1590
Questa sera essendo io in trafichi per andare a Fiorenza
N. 1240
Roma, [marzo 1590]
Sono molti giorni passati ch’il mio antico desiderio mi spinge a visitarvi
N. 1241
Roma, [marzo 1590]
Prego Vostra Paternità che si contenti d’accettare i miei libri
N. 1242
Roma, 26 marzo 1590
Vostra Signoria non si maravigli se non mando l’altro sonetto promesso
N. 1243
Roma, 2 aprile 1590
Io ho perduto il dialogo del Piacere
N. 1244
Roma, 4 aprile 1590
Per me non mancherà di conservarmi amico il signor Fabio
N. 1245
Firenze (Monastero di Monte Oliveto Maggiore), 13 aprile 1590
Sono giunto a Monte Oliveto di Toscana così stanco
N. 1246
Firenze, 26 aprile 1590
Io non vorrei con le mie lettere irritar la mia fortuna
N. 1247
Firenze (Monastero di Monte Oliveto), 5 maggio 1590
Volesse Iddio che la mia servitù fosse antica in questa corte
N. 1248
Firenze (Monastero di Monte Oliveto), [1590]
Di nuovo son ingannato da Vostra Paternità in questo negozio
N. 1249
Firenze (Monastero di Monte Oliveto), [1590]
Io in Roma mostrai soverchia confidenza ne la cortesia
N. 1250
Firenze, 6 giugno 1590
Aspetto da Vostra Signoria la conchiusione del negozio
N. 1251
N. 1252
N. 1253
Firenze, 20 giugno 1590
La cortesia del granduca ha infin’ora superata
N. 1254
Firenze, 20 giugno 1590
L’amicizia cominciata da me con questi signori bergamaschi
N. 1255
Firenze, 23 giugno 1590
In questi caldi io mi son riparato in casa del signor Bartolomeo Pannuzzi
N. 1256
Firenze, 25 giugno 1590
La venuta di Vostra Signoria a Fiorenza m’havrebbe oltramodo potuto consolare
N. 1257
Firenze, 23 luglio 1590
Questa mattina ho scritto a Vostra Signoria et al Signor Fabio
N. 1258
Firenze, 23 luglio 1590
A’ meriti di Vostra Signoria il signor duca non può fare alcun favore
N. 1259
Firenze, 24 luglio 1590
Ora da scherzo, or da dovero, supplico Vostra Signoria illustrissima
N. 1260
N. 1261
Firenze, 5 agosto 1590
Ho raccomandato a Vostra Signoria in diverse volte diverse mie lettere
N. 1262
Firenze, 10 agosto 1590
Vostra Signoria illustrissima è tanto cortese ne le risposte
N. 1263
Firenze, 10 agosto 1590
Da niuno mai fu più desiderata, e meno meritata
N. 1264
N. 1265
Firenze, 10 agosto 1590
La lettera del signor Fabio è così piena di cortesia
N. 1266
Firenze, 12 agosto 1590
Troppo Vostra Signoria diffida del suo bell’ingegno
N. 1267
Firenze, 16 agosto 1590
Ne la venuta costà di m. Lodovico Biffi
N. 1268
Firenze, 18 agosto 1590
Io sono stato tanti anni, tanto infermo in tante parti del mondo
N. 1269
Firenze, agosto 1590
A niuno sono più obligato che a Vostra Eccellenza
N. 1270
Firenze, 21 agosto 1590
Ringrazio Vostra Signoria del favor fattomi presentando la mia lettera
N. 1271
Firenze, 22 agosto 1590
Del ritorno del Signor Cardinale molto mi son rallegrato
N. 1272
Firenze (Monastero Monte Oliveto Maggiore), [1590]
La canzona è fatta: aspetto la promessa
N. 1273
Firenze, [1590]
Mando a Vostra Eccellenza una canzona
N. 1274
Firenze, 3 settembre 1590
Verrò s’io posso co ’l Signor Girolamo Rasi
N. 1275
Firenze, 4 settembre 1590
S’avanti la mia morte io avessi potuto baciar la mano a Vostra Altezza
N. 1276
[Firenze], [1590]
Le virtù, serenissimo principe, sono collegate fra se medesime
N. 1277
Roma, 12 settembre 1590
Rispondo infermo ad infermo; ma Vostra Signoria per gratia d'Iddio risorgerà
N. 1278
Roma, [settembre 1590]
Se tutte l'azioni mie fossero state volontarie, io non avrei di che accusare
N. 1279
Roma, 20 settembre 1590
Io sono ritornato in Roma; e se del mio ritorno in Napoli
N. 1280
Roma, 21 settembre 1590
Ho risposto a l'ultima lettera di Vostra Signoria datami dal signor Curzio Ardizio
N. 1281
Roma, 28 settembre 1590
Scrissi di Fiorenza a Vostra Signoria; e se la mia lettera co'l sonetto
N. 1282
Roma, 30 settembre 1590
Se la mia partita di Mantova fu senza la grazia di Vostra Altezza
N. 1283
Roma, 1590
Ringrazio Vostra Signoria de la risposta ed aspetto quella del signor Orazio
N. 1284
Roma, 9 novembre 1590
Ancora son vivo, e con la vecchiezza cresce la vanità; laonde niuna cosa
N. 1285
Roma, 10 novembre 1590
A me niun'altra allegrezza rimane e occasione di rallegrarmi
N. 1286
Roma, 10 novembre 1590
Dopo il mio ritorno di Roma, non ho avuto altra lettera di Vostra Signoria
N. 1287
Roma, 11 novembre 1590
La tarda consolazione delle lettere di Vostra Signoria non può essere ripresa
N. 1288
Roma, [24 novembre 1590]
La lettera di Vostra Signoria in risposta della mia non giunse
N. 1289
Roma, [25 novembre 1590]
S'è cosa d'animo grato il volersi grandemente obligare
N. 1290
Roma, 6 dicembre 1590
Se il mio ricadere fosse simile a quel d'Anteo, io dovrei essere il più gagliardo
N. 1291
Roma, 6 dicembre 1590
Avea scritto lungamente a Vostra Signoria, quando ho trovata una sua lettera
N. 1292
[s. l.], [aprile 1589]
Vostra Signoria continova nel medesimo proponimento
N. 1293
Roma, 12 dicembre 1590
Di niuna cosa più mi doglio, che di conoscere che non solamente
N. 1294
Roma, 14 dicembre 1590
La venuta di Vostra Signoria, se già fosse, mi parrebbe tarda
N. 1295
Roma, 28 dicembre 1590
Di nuovo mi doglio che 'l negozio si raffreddi; ma dovrebbero
N. 1296
[s. l.], [1591]
Di nuovo sono sforzato rompere il silenzio con Vostra Paternità
N. 1297
Roma, 4 gennaio 1591
S'io misuro la venuta di Vostra Signoria co'l mio desiderio
N. 1298
Roma, 4 gennaio 1591
Niuna risposta ho avuta da Napoli, se non quella di Vostra Signoria
N. 1299
Roma, 7 gennaio 1591
È piaciuto a Vostra Altezza di consolar la mia infermità
N. 1300
Roma, 7 gennaio 1591
La venuta del signor Costantino non m'ha portato consolazione intiera
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