Lettere di Tasso
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Destinatario = Scalabrino, Luca
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N. 31
Ferrara, 24 maggio 1575
Manderò fra diece o quindici giorni, al più lungo, l'undecimo e 'l duodecimo canto
N. 32
Ferrara, [2 giugno 1575]
Io credo che siate in collera meco, e n'avete cagione
N. 33
Ferrara, [7 giugno 1575]
Altro ch'il signor Piero a cui per eccellenza si convenisse il nome di Strozza
N. 34
Ferrara, [10 giugno 1575]
Non rispondo al signor Scipione, né a voi pienamente
N. 44
Ferrara, 7 settembre 1575
Quel che mi scriveste del Romanzevole, me lo scriveste come vi fu detto
N. 45
[s. l.], 16 settembre 1575
Dirovvi (poiché mi chiedete con tante istanze la mia opinione
N. 50
Ferrara, [16 gennaio 1576]
In risposta de l'ultima vostra vi dico, che per molte cagioni
N. 55
Ferrara, [28 febbraio 1576]
Poiché questi revisori tardano tanto, non ne farò altro col Mei
N. 57
Ferrara, [12 marzo 1576]
Vengo a voi, messer Luca umorosissimo umorista
N. 62
Ferrara, 9 aprile 1576
Molto umorista signor mio osservantissimo. Oh! Mirabile considerazione
N. 64
[s. l.], [aprile 1576]
Ho visto quanto mi scrivete de l'opinione del signor Flaminio
N. 65
[s. l.], [aprile 1576]
Parlando a lo Sperone, desidero che gli diciate ch'io m'induco a rimover
N. 67
Modena, [24 aprile 1576]
Male dimostra monsignor Silvio d'esser rimaso appagato de la mia lettera
N. 70
Ferrara, [3 maggio 1576]
Oh mi piace che mandiate il Poetino in Germania
N. 71
Ferrara, 4 maggio 1576
Perché mi scrivete, e non mi scrivete se volete mandare
N. 72
Ferrara, [11 maggio 1576]
Avete il torto in mille modi; e sia detto con vostra pace
N. 73
[s. l.], [19 maggio 1576]
Ho ricevuto i tre ultimi canti sani e salvi, com'ebbi ancora gli altri
N. 74
Ferrara, [22 maggio 1576]
Legga Vostra Signoria, se non le è incomodo, l'inclusa
N. 76
[s. l.], [1576]
Vostra Signoria per l'ultima sua mi dimanda perdono
N. 78
Ferrara, [giugno 1576]
«Già corre lento ogni lor ferro al sangue» dettò Febo
N. 81
N. 84
Ferrara, [29 luglio 1576]
Ho avuto la lettera di Vostra Signoria, la quale mi è stata carissima
N. 87
Ferrara, [15 ottobre 1576]
Finalmente quel piccino, che non fu visto da me fra gli altri candidati
N. 88
Ferrara, [20 ottobre 1576]
Siamo assediati: in Mantova ancora s'è scoperta la peste
N. 90
Modena, [3 dicembre 1576]
In risposta de la vostra, altro non vuo' dire se non che pur finalmente
N. 308
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 19 ottobre 1584
Vi prego che torniate a vedermi, e se vedete il signor Orazio
N. 367
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 1 maggio 1585
Io non ho zucchero per la salata di domani a sera
N. 378
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 15 maggio 1585
Vi prego che v'informiate da l'Agolante o da gli altri
N. 391
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 21 giugno 1585
Ho bisogno di danari per molti rispetti
N. 403
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), [1585]
Io osservo molto più che non prometto
N. 491
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), [1586]
Ho bisogno di molte cose; ma particolarmente
N. 590
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 1585
Ho mandato a Vostra Signoria un sonetto per il signor principe di Ghisa
N. 708
Mantova, 14 dicembre 1586
Da che mi prometteste con una vostra lettera di venire
N. 833
Mantova, 15 giugno 1587
Vi prego che mi diate avviso, s'avete ricevuto l'ultima
N. 885
Mantova, 1 settembre 1587
Del mio venire a Ferrara non sono tanto risoluto quanto vorrei
N. 1550
[s. l.],
Il vostro allievo mi ha rovinato. Era il canto di Clorinda
N. 1569
Ferrara, [12 novembre 1576]
E Dio ve 'l perdoni; e perché siete stato sì lento
N. 1570
[s. l.], [14 dicembre 1576]
Ho veduta la lettera del Signore, bella certo, ma che?
N. 1571
N. 1572
Modena, 16 gennaio 1577
Mi si appresentano così rare le occasioni di servir V. S.
N. 1597
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 10 settembre 1584
Non posso acquetar l'animo, s'io non sono certo
N. 1598
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 4 gennaio 1585
Mando a Vostra Signoria cinque camicie le quali hanno molto bisogno
N. 1603
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 7 maggio 1585
Supplicai l'altro giorno il serenissimo signor Duca di Ferrara
N. 1607
Ospedale di Sant'Anna (Ferrara), 1 dicembre 1585
Io diedi i mesi passati V. S. un libro del Signor Alessandro Pendaglia
N. 1700
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