Lettera n. 992

Girolamo Catena, letterato umbro nato nella prima metà del secolo (Patrizi 1979), conosciuto da Tasso nel dicembre 1572 in occasione del viaggio a Roma al seguito di Alfonso II (Solerti 1895: I 180), alla metà degli anni ’80 era segretario del cardinale Alessandrino (vd. Lettere, ed. Guasti, 991). Questa lettera va dunque intesa come rafforzamento della precedente, sia pure con un tono più dimesso e colloquiale, nella speranza di ottenere il sostegno del cardinale per la pratica della dote: un sostegno necessario per guadagnare pronunce favorevoli tanto da Sisto V quanto da Filippo II (s’intende in questo senso l’indicazione relativa all’ambasciatore spagnolo del § 7). Scrivendo al Catena, che nel 1587 aveva pubblicato una biografia di Pio V dai toni agiografici (Vita del gloriosissimo papa Pio V), Tasso lamenta anche la mancanza di libri e ribadisce la speranza di una dimora quieta per dedicarsi agli studi. La risposta del Catena stesso è nota (si legge in Solerti 1895: I 604-605, II/2 num. 300) ed è datata al 3 giugno 1588; questa lettera tassiana va dunque collocata intorno alla fine di maggio. Per scambi successivi si veda oltre, Lettere, ed. Guasti, 1008 e 1017.