Lettera n. 971

Dopo le Lettere, ed. Guasti, 944 e 945, nelle quali scriveva ancora da Roma, qui Tasso si rivolge a Spinelli da Napoli, lasciando intendere un intervallo di diverse settimane dal suo arrivo in città, e descrivendo una prima fase del soggiorno complicata da cattive condizioni di salute. La lettera si snoda in parte su tessere erudite, come a sottolineare l’orizzonte di studi che accomunava il poeta al suo destinario, e in parte indirizzata a ribadire la speranza che il soggiorno in patria e il sostegno dei medici potessero risollevare una situazione precaria. Nell’ultimo capoverso ricorre la figura di Matteo di Capua, presso il quale la mediazione di Spinelli in favore di Tasso aveva sortito i primi effetti (vd. Lettere, ed. Guasti, 945, e note relative).