Lettera n. 831

Per alcuni errori nella ricezione delle lettere di Giovanni Galeazzo Rossi, Tasso non ha compreso le sue intenzioni fino a quando non ne ha visto gli effetti e letto la spiegazione fornita in ulteriori missive. Porge, quindi, i suoi ringraziamenti e invia un sonetto (Rime, 1369). Se Vittorio Baldini lo avesse informato meglio, avrebbe scritto una composizione in lode di Rossi più lunga, anche se comunque indegna del suo merito. Conclude mostrando reverenza nei confronti di Giovanni Galeazzo Rossi, Scipione Gonzaga (patriarca di Gerusalemme) e Giovanni Angelo Papio.