Lettera n. 803
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Este, Cesare d'
- Data
- 28 aprile 1587
- Luogo di partenza
- Mantova
- Luogo di arrivo
- Ferrara
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Supplico Vostra Eccellenza di nuovo, che mi rimandi
- Regesto
Il poeta torna a chiedere a Cesare d’Este di fargli inviare le sue «scritture» (le Lettere poetiche e le altre opere in mano a Giulio Vasalini) e i suoi libri rimasti a Ferrara in casa di Borso Argenti; affinchè quest’ultimo possa essere persuaso «senza violenza», promette di menzionare il suo nome nel dialogo sulla nobiltà (Il Forno overo de la nobiltà), che non avrebbe dovuto essere stampato senza il suo permesso e senza che venisse aggiunto il nome dell’Argenti. Prega inoltre il destinatario di ordinare al Vasalini di interrompere il suo progetto di edizione (delle lettere tassiane). Ricorda infine che attende ancora un «Plinio» (forse un testo di Plinio il Vecchio) che gli era stato promesso dal «signor Alessandro» (probabilmente Alessandro d’Este, fratellastro di Cesare).
- Edizioni
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- Tasso 1616, lettera n. 39, pp. 61-62
- Tasso 1852-1855, lettera n. 803, III, p. 190
- Bibliografia
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- Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Milano-Roma, Loescher, 1895, I, pp. 493-494
- Opere citate
Scheda di Matteo Navone | Ultima modifica: 04 marzo 2023
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/803