Lettera n. 507
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Grillo, Angelo
- Data
- 1 giugno 1586
- Luogo di partenza
- Ferrara
- Luogo di arrivo
- Mantova
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Io aspettava la ricompensa di quel dispiacere
- Regesto
Tasso, dispiaciuto per la pubblicazione non autorizzata delle sue opere scorrette, spera di ricevere in cambio almeno il dono della libertà. Dopo molti anni confida ancora nell’interruzione della prigionia o che sia meno misera. A tal proposito ricorda a Grillo il possibile aiuto che potrebbe offrirgli attraverso amici, famigliari e confratelli. Grazie ai padri bolognesi riesce a passare del tempo nel convento di San Benedetto, uscendo da Sant’Anna: Tasso vorrebbe che simili occasioni fossero più frequenti poiché si definisce «pieno di tutte le maninconie […] e carico di tutti fastidi del mondo» e bisognoso di rallegrarsi. Porge i suoi saluti al poeta Ansaldo Cebà e all’antiquario Giovan Paolo Olivo.
Crede, inoltre, che la lettera di Niccolò Spinola ad Alderano, marchese di Carrara, possa sortire qualche effetto (Lettere, ed. Guasti, 284).
- Testimoni
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 153, cc. 121r-122r
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.
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Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 153, cc. 121r-122r
- Edizioni
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- Tasso 1616, lettera n. 221, pp. 280-81
- Tasso 1821-1832, lettera n. 70, I, pp. 90-91
- Tasso 1852-1855, lettera n. 507, II, pp. 536-37
- Nomi citati
Scheda di Giorgia Gallucci | Ultima modifica: 23 gennaio 2024
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