Lettera n. 487

Tasso non riesce a inviare con lo stesso corriere anche la lettera relativa al negozio di Bergamo e alle trattative per ottenere la libertà da Sant’Anna mediante l'intercessione dei Deputati bergamaschi, perché è stato male. Spera di scriverla la settimana successiva o anche prima, ma raccomanda Angelo Grillo che nel frattempo interceda presso Alessandro Casale affinché lo aiuti in tal senso. Comunica poi di aver apprezzato il sonetto di Grillo, reputandolo uno dei più belli tra quelli composti dal suo destinatario e desiderando avere tempo per rispondere. Cerca, infine, di chiarire un possibile fraintendimento: non ha postillato e commentato «il discordo del Lombardello», cioè il Discorso intorno ai contrasti che si fanno sopra la Gierusalemme Liberata del signor Torquato Tasso di Orazio Lombardelli, ma il Convivio di Dante a cui vorrebbe aggiungere ulteriori annotazioni. Non manca di salutare Paolo Grillo, fratello di Angelo.