Lettera n. 246
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Este, Cesare d'
- Data
- 2 agosto 1583
- Luogo di partenza
- Ospedale di Sant'Anna (Ferrara)
- Luogo di arrivo
- Ferrara
- Lingua
- italiano
- Incipit
- La scrittura la quale ha mandata a Vostra Eccellenza
- Regesto
In risposta a Cesare d’Este, che lo aveva pregato di correggere una «scrittura» composta da un suo amico «gentilhuomo», Tasso riferisce che la lunghezza dello scritto in questione lo ha quasi spaventato, e che ne ha rivisto solo le parti più «piacevoli», relative agli «scherzi de’ concetti amorosi» e «alla bellezza de gl’occhi e de’ denti»: la calura estiva lo ha invece dissuaso dall’occuparsi delle parti che trattano il tema più impegnativo delle «virtù dell’animo». Prega quindi il destinatario di accettare il lavoro che è riuscito a svolgere, lasciando intendere di dover far fronte anche ad altre richieste di favori.
- Edizioni
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- Tasso 1616, lettera n. 25, pp. 49-50
- Tasso 1852-1855, lettera n. 246, II, p. 239
- Bibliografia
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- Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Milano-Roma, Loescher, 1895, I, pp. 374-375
Scheda di Matteo Navone | Ultima modifica: 11 settembre 2021
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