Lettera n. 222

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Vandali, Giovanni Antonio
Data
[10 novembre 1582]
Luogo di partenza
Ferrara
Luogo di arrivo
Bagnacavallo
Lingua
italiano
Incipit
In questo sonetto figuratamente è stato da me detto
Regesto

Tasso scrive ad Antonio Vandali, poeta ferrarese, domandando di sistemare l'ultimo verso del sonetto da lui composto in risposta alle lodi del destinatario (Rime, 834, Ardite sì, ma pur felici carte), e portando a testo la lezione proposta. Il poeta chiosa poi il settimo verso («Ma pur chi de gli amanti i volti e i cori»), chiarendo che la figura da lui utilizzata era già stata adoperata da Petrarca in Rvf, 203 («Non vedete il mio cor ne gli occhi miei», v. 6), dove il cuore stava a significare gli affetti. Di tale figura il poeta sostiene che se ne potrebbero trovare numerosi esempi sia nell'aretino che in altri scrittori, e qualcuno potrebbe giudicarla una metonimia, figura nella quale il nome del contente viene utilizzato per il contenuto e viceversa. Gli affetti però, argomenta l'autore, talvolta non sono nel cuore come altri contenuti sono nel contenente, e dunque Tasso postula...[ + Espandi ]

Testimoni
  • Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Vat. lat. 10976, lettera n. 79, c. 62r-v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Unità di manoscritto composito.
  • Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 732 = alfa.S.8.13, lettera n. 79, cc. 62v-63v
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto, mm 305 x 209.
    Indirizzo presente.
    Note: Qui con incipit: «Vostra Signoria si contenti del sonetto, ch'io le ho mandato in risposta del suo».
Edizioni
Bibliografia
  • Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Milano-Roma, Loescher, 1895, p. 185
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 132, 136-137, 172, 182
Opere citate

Rime. Parte prima

Nomi citati

Scheda di Carolina Truzzi | Ultima modifica: 06 marzo 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/222