Lettera n. 1652
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Ardizio, Curzio
- Data
- 10 luglio 1589
- Luogo di partenza
- Roma
- Luogo di arrivo
- Pesaro
- Lingua
- italiano
- Incipit
- S'io vedessi spesso il fratello di Vostra Signoria, e sapessi
- Regesto
Tasso afferma di confidare direttamente nella persona del destinatario, non incontrando spesso il fratello Fabio Ardizio, affinché interceda presso il conte Pomponio Torelli, che dovrebbe procurargli un alloggio in un monastero. Afferma di aver scritto anche direttamente al conte, e dice di attendere lo stesso favore dal cardinale Francesco Maria del Monte: a riguardo, chiede ad Ardizio di sollecitarlo attraverso il marchese suo fratello Guidubaldo del Monte, in modo tale da ottenere la tranquillità necessaria a terminare il poema (Gerusalemme conquistata).
- Testimoni
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Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 32, 36v-37r
Copia, manoscritto di altra mano.Unità di manoscritto composito.Indirizzo presente.Note: A c. 37r, di fianco alla firma, è trascritto un incipit di lettera (probabilmente quella che il destinatario avrebbe dovuto recapitae al conte Pomponio Torelli): «Molto Ill.re Sig.r mio Oss. | Leggendo la Tragedia di V.S. | mi sono doluto molto, e».
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Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, Cass. 6.15, lettera n. 32, 36v-37r
- Edizioni
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- Solerti 1895, lettera n. 87, II, pp. 52-53
- Bibliografia
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- Solerti 1895 = Angelo Solerti, Vita di Torquato Tasso, Milano-Roma, Loescher, 1895, II, p. XXI
- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, p. 176
- Opere citate
Scheda di Elisabetta Olivadese | Ultima modifica: 05 gennaio 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1652