Lettera n. 1552
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- [Non identificato]
- Data
- [s. d.]
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Io ho fatto l'ultimo sonetto, perché mi son sognato
- Regesto
Tasso informa un corrispondente non identificato di aver fatto «l’ultimo sonetto» perché ha sognato di «cadere del mal caduco». Supplica la duchessa (non identificabile con sicurezza, considerando che la missiva non risulta datata in nessuna fonte) che non gli faccia perdere «il giudizio e l’intelletto» per l’infermità. La debolezza fisica lo costringe a «male operare».
- Testimoni
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 644 = alfa.F.4.19
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.
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Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 224/I, lettera n. 22, c. 20
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Lettera firmata.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 644 = alfa.F.4.19
- Edizioni
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- Tasso 1821, lettera n. 21, Appendice al volume XVII, Lettere inedite o disperse, pp. 16-17
- Tasso 1852-1855, lettera n. 1552, V, p. 214
- Bibliografia
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- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 49n-50n; 184
Scheda di Martina Caterino | Ultima modifica: 02 gennaio 2024
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