Lettera n. 134

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Vincenzo I Gonzaga, duca di Mantova e del Monferrato
Data
[1580]
Luogo di partenza
[Ferrara]
Luogo di arrivo
duca di Mantova e Monferrato
Lingua
italiano
Incipit
Tanto Vostra Altezza è ricca d'ogni ornamento, quanto io povero di ogni protezione
Regesto

La lettera si apre con un paragone tra Vincenzo Gonzaga, «ricco di ornamento» e Tasso, «povero di protezione». La dedica del Messaggiero non procurerà onore al Gonzaga, ma darà lustro a Tasso e al dialogo stesso, scritto secondo la dottrina platonica, che è differente rispetto alla verità cristiana. Il Gonzaga lo deve leggere come l'opera di un uomo che scrive da filosofo platonico, ma è cristiano, e deve fare in modo che anche gli altri la recepiscano in questo modo. Una lettura da parte del solo Vincenzo Gonzaga sarebbe sufficiente per Tasso, ma il poeta preferisce che il testo circoli, perché lo ritiene un'immagine della devozione nei confronti del dedicatario. Il poeta preferisce che l'opera, qualora risultasse sgradita al Gonzaga, morisse mantenendo lo stesso dedicatario, e non vuole saperla eterna ma dedicata ad altri. Il Gonzaga valuterà se sia conveniente lasciar morire ingiustamente o in maniera severa chi si è riparato nell'ombra della sua protezione; il dialogo conserverà la memoria della devozione del poeta nei confronti del dedicatario.

Testimoni
  • Bergamo, Biblioteca civica Angelo Mai e Archivi storici comunali, MAB 34 (Delta 8 10), lettera n. 16, c. 231r
    Copia, manoscritto di altra mano.
    Manoscritto.
Edizioni
Bibliografia
  • Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 72-73
Opere citate

Il messaggiero

Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 13 novembre 2023
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/134