Lettera n. 1232

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Gonzaga, Fabio
Data
9 marzo 1590
Luogo di partenza
Roma
Luogo di arrivo
Mantova
Lingua
italiano
Incipit
Con molto minor dolore io posso tolerare che da Vostra Signoria
Explicit
de la mia ostinata fortuna solamente sono disperato. E bacio a Vostra Signoria la mano. Da Roma, il 9 di marzo del 1590.
Regesto

Tasso lamenta la mancata risposta di Fabio Gonzaga e il mancato aiuto da parte del duca [di Mantova, Vincenzo I Gonzaga], difendendosi dalle accuse che Fabio Gonzaga gli ha rivolto per tramite di Costantini [Antonio]. Individua la causa della sua presente situazione alla prima e alla seconda venuta a Roma in casa del cardinale Scipione Gonzaga, dopo il ritorno a Ferrara per le nozze della duchessa [di Ferrara, Margherita Gonzaga], accusando Fabio Gonzaga di non averlo opportunamente raccomandato al cardinale Scipione [Gonzaga]. Lamenta il trattamento ricevuto dopo tanti anni di servizio per la casata dei Gonzaga, preceduto da quello del padre [Bernardo Tasso] e interrotto solo dal periodo di servizio presso la casata d'Este. Accusa Fabio Gonzaga di non averlo raccomandato alle sue numerose conoscenze: ai «duo cardinali parenti» [Scipione Gonzaga e Gian Vincenzo Gonzaga]; all'amico vescovo [?] servitore del duca di Mantova [Vincenzo I Gonzaga]; ai monaci di San Benedetto.

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Scheda di redazione | Ultima modifica: 06 maggio 2021
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