Lettera n. 1191

Mittente
Tasso, Torquato
Destinatario
Costantini, Antonio
Data
20 novembre 1589
Luogo di partenza
Roma
Luogo di arrivo
Mantova
Lingua
italiano
Incipit
Io sono spesso da la febre ritenuto in casa
Regesto

Accusando la propria cattiva salute e il ritardo con cui gli vengono consegnate le lettere, Tasso si scusa per la dilazione nel risponde alle missive di Costantini e, insieme alle correzioni a una canzone del destinatario (vedi Lettere, ed. Guasti, 1187), invia anche una nuova versione del «primo madrigale» (Rime, 1455, Oh di qual padre e di quanti avi illustri), affermando di non poterne invare di nuovi (e cfr. Lettere, ed. Guasti, 1183). Si dispiace della negligenza con cui Gasparro Ruspa recapita le lettere e afferma di aver bisogno di «alcuni libri nuovi» di cui Ruspa è informato. Ringrazia il destinatario per l'invio di copie del Floridante e chiede di assicurarsi che gli siano procurati. Informa di aver affidato allo stesso Ruspa anche la responsiva a Fabio Gonzaga con un sonetto (Rime, 1462, Fabio, in Parnaso udisti e 'n Delfo e 'n Delo), sonetto che per sicurezza ricopia nella presente missiva insieme agli altrei testi, affinché Costantini lo recapiti nel caso in cui non lo faccia Ruspa. Afferma che risponderà all'ultima lettera di Costantini con più tempo, essendo al momento impossibilitato dall'infermità.

Edizioni
Opere citate

Rime. Parte seconda

Nomi citati

Scheda di Elisabetta Olivadese | Ultima modifica: 10 marzo 2023
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1191