Lettera n. 1136

La lettera rilancia le richieste già avanzate in altre lettere (vd. Lettere, ed. Guasti, 975, 1155, 1102; e vd. oltre anche Lettere, ed. Guasti, 1096). L’elenco delle difficoltà e la richiesta di un aiuto dei medici si inquadrano nelle condizioni amare in cui Tasso si trova in queste settimane romane; è proprio la sistemazione romana, priva di aiuto, a essere lamentata nel § 11, e a rendere la speranza della «gratia» di Spagna come la soluzione unica intravista dal poeta. La lettera è con ogni probabilità successiva a Lettere, ed. Solerti, 85 del 3 marzo 1589, con la quale Tasso ringraziava il duca per l’intervento su Bernardo Maschio (e vd. anche Lettere, ed. Guasti, 1101, degli stessi giorni, scritta a Giulio Veterani a Pesaro), e può collocarsi nell’aprile di quell’anno.