Lettera n. 1085
- Mittente
- Tasso, Torquato
- Destinatario
- Gonzaga, Ferrante di Cesare
- Data
- 15 gennaio 1589
- Luogo di partenza
- Roma
- Luogo di arrivo
- Napoli
- Lingua
- italiano
- Incipit
- Io non so chi abbia collocato Vostra Eccellenza
- Regesto
Tasso non sa se il Gonzaga abbia ottenuto il proprio ruolo per la nobiltà della sua famiglia o per il proprio valore, ma se dai discendenti si potessero giudicare gli avi non avrebbe dubbi. È sicuro che la virtù del destinatario non sia minore di quella dei suoi predecessori, e forse proprio grazie ad essi Ferrante Gonzaga è tale. Anche Tasso è soggetto alla fortuna, ma meno vi si oppone e più essa diviene peggiore, tanto che gli sembra simile alle febbri che si aggravano con l’indebolirsi degli infermi. Per Tasso, la virtù non basta: se fosse capace di persuadere il Gonzaga, lo convincerebbe a dar prova di pietà e misericordia, e non solo di liberalità. Ferrante Gonzaga è stato il primo a ricordarsi del poeta allo «spedale» (Sant’Anna), inviandogli più denaro del necessario. Tasso lo invita a non guardare alla fortuna, ma a perseguire la virtù, la giustizia e la clemenza, che lo renderebbero uguale ai «superiori» e superiore ai pari. Se lo favorisse, Tasso ne sarebbe estremamente grato. Da molti principi e cavalieri napoletani ha ricevuto garanzie di aiuto, ma la promessa di un sussidio economico è umana, quella della salute è divina: prega il Gonzaga di convincerli a mantenere la promessa, e di invitare Tasso stesso alla speranza. Il poeta si è fermato a casa del cardinal Scipione Gonzaga in attesa delle offerte, ma sospetta che qualcuno possa persuadere i signori a non aiutarlo: teme di più i tentativi di persuasione nascosti di quelli palesi, e si raccomanda al destinatario privatamente prima che pubblicamente.
- Testimoni
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Parma, Archivio di Stato di Parma, Epistolario scelto, busta 16, fasc. 4, Tasso Torquato, lettera n. 9
Originale, manoscritto autografo.Fogli sciolti, 3 cc..Lettera firmata, firma autografa, indirizzo presente, indirizzo su busta, segni di piegatura, correzioni, segno di sigillo.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 379b = alfa.V.7.7, lettera n. 51, 84r-86r
Minuta, manoscritto autografo.Unità di manoscritto composito, 3 cc..Indirizzo presente.
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Firenze, Biblioteca nazionale centrale, Palatino 224/I, lettera n. 6, cc. 5-6
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.Lettera firmata, indirizzo presente.Note: Alla c.5, accanto all’indirizzo, sul margine sinistro si legge di altra mano rispetto a quella che scrive la lettera: «stampata». Alla c.6, all’altezza di «l’obligo c’havrei a Vostra Eccellenza» si nota una manicula sul margine sinistro.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 760 = alfa.T.5.23, lettera n. 51, 47r-48r
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.
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Modena, Biblioteca Estense Universitaria, Est. It. 852 = alfa.S.1.34, lettera n. 6, 67-68
Copia, manoscritto di altra mano.Manoscritto.
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Parma, Archivio di Stato di Parma, Epistolario scelto, busta 16, fasc. 4, Tasso Torquato, lettera n. 9
- Edizioni
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- Tasso 1616, lettera n. 322, pp. 378-380
- Tasso 1852-1855, lettera n. 1085, IV, pp. 159-161
- Ronchini 1853, lettera n. 8, I, pp. 628-630
- Tasso 2020, lettera n. 51, pp. 155-156
- Bibliografia
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- Resta 1957b = Gianvito Resta, Studi sulle lettere del Tasso, Firenze, Le Monnier, 1957, pp. 98-99, n. 16; 127
- Tasso 2020 = Torquato Tasso, Lettere (1587-1589). Edizione critica e commentata del ms. Estense alfa V 7 7, a cura di Emilio Russo, Milano, Bites, 2020, pp. 155-156
- Russo 2022 = Emilio Russo, Torquato Tasso, in Autografi dei letterati italiani. Il Cinquecento, tomo III, a cura di Matteo Motolese, Paolo Procaccioli, Emilio Russo, Roma, Salerno editrice, 2022, pp. 369-416, pp. 383; 385
- Nomi citati
Scheda di Chiara De Cesare | Ultima modifica: 06 marzo 2024
Permalink: https://www.torquatotasso.org/lettere/1085